20 anni fa il 1° Forum sociale mondiale di Porto Alegre. Il video-documentario che realizzò la FILEF

Porto Alegre Social Forum” è l’unico film documentario sul primo storico Forum Sociale svoltosi a Porto Alegre (Rio Grande do Sul – Brasile) nel 2001.

Realizzato dalla FILEF, con la regia di Roberto Torelli, si avvalse della collaborazione di Paulo Cesar Saraceni, di Antonio Tabucchi e Sergio Vecchio (voce narrante e dialoghi).

Il film documenta, oltre al Forum, anche le lotte del Movimento dei Sem Terra brasiliani e attraverso interviste ad importanti personaggi pubblici latino-americani (Joao Pedro Stedile, Ebe de Bonafini, Perez Esquivel, Emir Sader, ecc.) , l’evoluzione sociale e politica del continente che irrompe sulla scena mondiale portando un’anelito di speranza e di cambiamento per tutti.

La critica alla globalizzazione neoliberista è l’elemento unificante e il filo conduttore del film che emerge da ogni squarcio visivo e da ogni voce, suono e volto che attraversano lo schermo.

A distanza di venti anni da quell’evento che raccolse per la prima volta i movimenti sociali di tutto il mondo sotto lo slogan che “un altro mondo è possibile”, vale la pena ricordare gli eventi che si sono succeduti:

– nel luglio del 2001, si scatena la repressione violenta contro le centinaia di migliaia di manifestanti a Genova;
– l’11 settembre del 2001 l’attentato alle Twin Towers inaugura l’epoca della guerra infinita; Afghanistan e poi Iraq;
– a ridosso dell’intervento armato in Iraq si assiste alle più grandi manifestazioni contro la guerra della storia: oltre 110 milioni di persone manifestano in tutto il mondo;
– ciò non impedisce purtroppo che la guerra si dispieghi per tutto il ventennio;
– alla fine del 2007 inizia la grande crisi finanziaria che è anche la crisi definitiva del neoliberismo, nella quale siamo tuttora invischiati.
Guerre “minori” e conflitti regionali continuano a esplodere per tutto il decennio, Libano, Gaza, ecc. fino alla Libia del 2011, e alle permanenti pressioni e sanzioni verso Cuba, Venezuela, Iran e ai tentativi di cambiare con golpe più o meno mascherati la trasformazione progressista in molti paesi: Paraguay, Bolivia, Ecuador, ecc..

A venti anni da Porto Alegre scoppia la pandemia con i suoi esiti nefasti e l’aggravamento generale della situazione sociale ed economica sia dei paesi in via di sviluppo che di quelli avanzati, un contesto sempre più complicato e disorientante.

Sembrerebbe che l’utopia di Porto Alegre abbia scatenato strategie di contenimento globali che tuttavia non sono riuscite a soffocare il fuoco della rivolta e della critica al modello di comando del neoliberismo.

Ma le questioni poste per la prima volta in modo organico dal Primo Forum Sociale di Porto Alegre restano di grande attualità per il presente e per il futuro.

Terra, acqua, clima, energia, “ogm” e sovranità alimentare e sanitaria, informazione, partecipazione, nuove forme di democrazia, pace: il nostro tempo è nato a Porto Alegre. Bisogna recuperare quell’utopia.

 

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